mercoledì 29 dicembre 2010

Salty Dog


Ero uscito per fotografare i tronchi che le mareggiate avevano portato sulla spiaggia di Grado Pineta, insoddisfatto dei risultati mi sono diretto verso la vecchia Salty Dog... la magia del luogo e i soffici colori del tramonto hanno fatto tutto il resto.

sabato 13 novembre 2010

mercoledì 27 ottobre 2010

Consiglio per un colloquio di lavoro


Quando si prende un appuntamento per un colloquio di lavoro, è sempre meglio presentarsi, anche se nel frattempo si è già ottenuto un contratto con un'altra azienda, altrimenti il proprio curriculum vitae fa una brutta fine...

giovedì 13 maggio 2010

Polvere di stelle 2

Ricevo e pubblico
Data astrale 20051993, eravamo depressi, il viaggio stava per concludersi, l’equipaggio dava già segni di idropisia, Viosan, 10^7 dan cintura ultravioletta di Yunkjnku, voleva uccidere Dr Jeckil, che era nell’infermeria aerospaziale a causa di un virus cata-elettrolitico che lo colpì ai circuiti visivi.
La robogallina dell’astronave spiegava a Lexandron il suo nuovo metodo per automatizzare la fronda dei Fans.
La robogallina era uno strano androide, era in realtà uno strano difetto di fabbricazione, acquistato al mercato delle androputtane usate: presentava una strana deformazione causata dalla metallo cellulite a livello gluteo anale che gli impediva i movimenti più naturali, un pessimo acquisto.
Baskix discuteva con Breskin del suo passato di alcolista drogato, ora era uno a posto, si era tagliato barba e capelli, sembrava un cyberskin-head. Diceva ‘l’ultima volta che ho bevuto ero così ma…, se viene all’inaugurazione dell’Alcadia non toccherà il magic-drink.
D’improvviso una tempesta spaziale ci investì. L’astronave traballò. Tranquilli il labsis è una nave di ferro.
Fonta stava tenendo la sua conferenza sul memorabile incontro tra i Cyborg e i Nutroidi, un 5 a 1 netto, solo perché Lexandron non c’era, altrimenti avrebbero perso molto di più.
BXXXX stava continuando il suo progetto per la realizzazione di un nuovo porto intergalattico dove sarebbero confluite le astronavi dei cyborg di tutto l’universo, comandate da lui, il mitico Happy Bisness. Pensava che il progetto sarebbe stato realizzato entro i prossimi venti millenni, due o tre generazioni di Neve.
D’improvviso il comandante Asquiter fece un’ispezione dalle parti di Asterix che dialogava con il nutroide Minni su cosa li avrebbe aspettati, mentre Scodix continuava con la sua simulazione commissionata da BXXXX. Inox-18/10 esternava i suoi sogni erotici con le mutroidi giovani (10-18) anni.
Dragon ritornò da noi e ci disse:- Cyborg, c’è il virus sai, e ce l’hai anche nell’hardisc.
Cyborg gridò:- Siete matti, come avete fatto ad attivargli di nuovi i circuiti sonori.
Quei circuiti sono stati realizzati con un antichissimo sistema, un DAC 1226 montato su un’antiquata Sound Blaster 1.0.
Non c’era modo di controllarlo a distanza, l’unica soluzione era colpirlo alle spalle con una scarica di raggi ultraviolenti che lo avrebbero polverizzato in una manciata di secondi.
18/10 riprese il suo discorso sulla gente, secondo lui era divisa in due categorie: i nutroidi e le mutroide. Diceva che le mutroide non avevano sicuramente capito tutto della vita. Ricordava che ai suoi tempi la gente faceva figli con gli stampini mediante vecchie catene di montaggio chiamate Crapula: questa era la vera causa della sovrappopolazione del pianeta Vultus5.
Il Verza stava nervosamente sbattendo un tubo di trimetilpolipropilene, non sapeva che all’interno poteva benissimo esserci una microspia messa da Predo.
Un’improvvisa ispezione di Lexandron il quale ce l’aveva a morte con i perditempo ci bloccò la stesura del diario con un:- Come va nel reparto relax? -.
In un istante pari a 10^-20 secondi tutti fecero attenzione all’uomo il cui fiato avrebbe steso un morto, ma lui si diresse verso il gruppo di Minni: poveri loro.
Quando se ne allontanò si vide un atmosfera sollevata da quelle parti.

Polvere di stelle 1

Ricevo e pubblico

Ci trovavamo, io e il generale Brex, al solito, come ogni giornata stellare, davanti all'Ultrix, ultimo dei gloriosi mainframe della federazione galattica. Accanto a noi, ligi al dovere i due nutroidi Baskix e Minni, analizzavano lo spazio stellare avanti a noi. Tutto ad un tratto, vedendoci impegnati arriva l’ufficiale Dragon a fare il suo rapporto sui danni riportati dalla nave.
Necessitava di un emulatore C.G.A. (Complex Galactic Advanced) per riparare i circuiti positronici monitorizzanti. Gli suggerimmo di rivolgersi al capo ingegneri Lexandron, l’uomo che era in grado a partire da una scatola di fiammiferi di costruire un braccio meccanico controllato da microprocessore. A questo punto, stanco per il suo duro lavoro, il generale Brex, mi lascia solo per l’ennesima volta. A sostituirlo arriva lui, l’incommensurabile, inestinguibile, ed invisibile doctor Jekil.
Era una giornata buia e tempestosa e l’impareggiabile suo umore sovrastava ogni benché minimo sorriso sbocciasse dalle labbra dei membri dell’equipaggio. Era rimasto chiuso nella sua cabina fino a quel momento, ma prima o poi sarebbe dovuto venir fuori e incontrare altre macchine a carbonio. Una nube cupa avvolgeva tutti i corridoi (e porca puttana anche il mio ascensore personale). Non era sufficiente ripararsi neanche sul ponte di comando perché era passato anche lì fumando uno dei suoi puzzo lentissimi sigari (dove li comperava? O da cosa li riciclava? Erano le domande che assillavano l’equipaggio).
In quale punto dello spazio-tempo era possibile nel 4566.354.35 trovare una cosa simile? Si alzò e si avvicinava pericolosamente, ma ritorno subito sul suo pc dell’era umana, approssivamente del XXmo secolo. Chiese chi avrebbe fatto un doppio (con lui? neanche da morto!). Nessuno rispose (ovviamente).
Dragon si aggira con aria circospetta, il suo sogno segreto era quello di fare un doppio con il Dr. J. ma non poteva mostrare questa sua debolezza di fronte agli altri (povero).
-MMMMH. disse CyberCocain, poteva voler dire tutto, ma in realtà si trattava della risoluzione di una funzione gamma di 8vo grado della scala Piciu. Dopo quell’immane lavoro iniziò a ridere (non capiva come noi pseudo-umani potessimo stupirci di fronte ad un così fulgido esempio di potenza e fantasia matematica).
-SIETE MATTI. Boffonchiò CHR13.
Dr J. girava per l’astronave con le mani in tasca convinto di dover battere qualcuno a qualcosa (in realtà i matti non eravamo noi). Vederlo camminare era sempre una cosa comica, con quelle spalle larghe… Ma ecco che improvvisamente arriva per qualche millesimo di secondo al nostro posto di comando presieduto da me e Cyber, niente da fare non ho visto di chi si trattava.
-Che cos’è 456.354.35? Domandò BXXXX. Si trattava di un povero tossico, finito chissà come e chissà perché in mezzo a noi, assorbiva una strana sostanza sintetizzata da molecole di cellule umane di Neve vissute anche loro nel XXmo secolo come il pc di Dr. J. Il viaggio nel tempo era stato veramente impegnativo per le nostre povere menti e ognuno cercava di fare quello che poteva per salvare i propri neuroni celebrali.
Dragon:
-Verza mi presti il dischetto per favore?
-Verza mi presti il dischetto per favore?
-Verza mi presti il dischetto per favore?
-Verza mi presti il dischetto per favore?
-Verza mi presti il dischetto per favore?
Aspettai che si fermasse, ma niente riusciva a farlo desistere, così tentai di interromperlo, ma alla fine gli disinserii in circuiti analogico-vocali, forse era il caso di sostituirli, erano abbastanza vecchi.
-Verza posso cancellare il virus?
Chi cazzo gli ha rimontato i circuiti?
Breskin:-DIECIMILAAAAA !!! Saltò in piedi sulla sedia, Baskix rimase sconvolto da quella notizia e ritornò a lavorare solertemente alla costruzione di una nuova struttura (un record).
Cane 8 si avvicinò a noi ma lo cacciammo a calci, non pestavamo merde, noi.
Ritornò Asterix, non disse niente, era troppo incazzato dai libri delle mie memorie belliche e interstellari, ad un certo punto esplose: - Due libri scrivi?

domenica 7 marzo 2010

Ancora Carnevale di Venezia 2010

Finalmente, dopo tre settimane sono riuscito a creare una multivisione delle foto del Carnevale di Venezia. La musica e gli effetti sono un po' barocchi, come le maschere del Carnevale d'altronde. A parte il link, c'è poco altro da aggiungere, da vedere in HD altrimenti non rende.

lunedì 15 febbraio 2010

Carnevale di Venezia

Il Carnevale di Venezia è un vero e proprio paradiso del fotoamatore, è impossibile stancarsi o annoiarsi, ovunque sbucano maschere e architetture che aspettano solamente di essere fotografate. Ogni tanto, però, sbucano anche pezzi di turista che vogliono farsi immortalare con le maschere che incontrano e spesso bisogna anche concorrere con altri agguerriti "colleghi" pronti a tutto pur di guadagnarsi una buona posizione.

Tutte le numerose foto si trovano qua:
2010-02-15 Carnevale a Venezia

domenica 7 febbraio 2010

Quando 200mm incominciano ad essere troppi

Questa mattina, tra una cincia e l'altra, uno scoiattolo incuriosito dal traffico è venuto a visitare il posatoio nei pressi della mangiatoia con i semi di girasole. Malgrado il flash esterno abbia permesso di immortalare la scorribanda con un tempo decente (1/180s), l'obiettivo a 200mm era troppo lungo per inquadrare interamente lo scoiattolo a poco più di 3m.

domenica 31 gennaio 2010

Focus trap

Come da copione, con l'arrivo della fine di gennaio, il freddo e la mancanza di cibo hanno convinto qualche simpatico pennuto a venere a visitare le mangiatoie che avevo approntato già da metà ottobre. L'occasione è stata ghiotta per puntare la K100D sui posatoi per catturare i graditi ospiti.

Le cince sono state le prime ad arrivare, numerose e chiassose, attirate dai semi di girasole. Ma quest'anno, finalmente preso dalla fame, si è lasciato immortalare anche un dispettoso pettirosso, che si aggirava tra le mangiatoie già dalla fine dello scorso ottobre.




La ghiandaia, come al solito, si è fatta attendere a lungo. Forse aveva voglia di cambiare un po' l'alimentazione e, dopo essere arivata, ha snobbato le nocciole per qualche misero pezzo di pane raffermo.




Infine, non tutti hanno apprezzato l'ospitalità offerta e qualcuno ha, poco elegantemente, fatto le proprie rimostranze offrendo il proprio lato B alla fotocamera.

domenica 10 gennaio 2010

Martino

La giornata non prometteva nulla di buono ma, visto lo schiarirsi del cielo, questo pomeriggio mi sono deciso ad andare a fotografare il martin pescatore. Caricato il treppiede e la K100D in auto mi sono diretto in direzione del Fossalon di Grado.



Grazie ad una buona dose di fortuna e all'aiuto dell'imminente stagione degli amori dei martin pescatori, ho aspettato veramente poco prima che il martino venisse a far bella mostra di sé. In poco meno di un'ora, tra un tuffo per pescare qualche pesciolino ed un volo per inseguire una martina, ha provato praticamente tutti i posatoi
disponibili nella zona.


Per una volta, tanta soddisfazione con poca fatica!